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Isole Tremiti
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Percorsi Terrestri

Alla Scoperta delle Grotte Tremitesi

Isola di San Domino

L’isola si caratterizza per un sentiero naturalistico che percorre tutto il perimetrale. Partendo dal porto sale verso il centro del paese, dove è possibile trovare le strutture ricettive, bar e ristoranti per poi percorrere tutta l’isola passando lungo la foresta, offrendo paesaggi mozzafiato soprattutto durante il tramonto. Il percorso si dirama in numerosi sottopercorsi che permettono di visitare le cale, le grotte e le spiagge che caratterizzano e rendono unica la costa dell’isola.

Partendo dal Porto di San Domino proseguendo verso la destra, guardando il mare, subito si giunge alla Cala delle Arene, l’unica vera spiaggia sabbiosa presente sull’isola, da qui: è possibile ammirare la pineta circostnte e la dirimpettaia fortezza di San Nicola. Proseguendo verso ovest si incontrano: la Cala dello Spido, la Cala Matano; lo Scoglio dell’Elefante un promontorio di roccia sul mare, dalla forma morfologica curiosamente simile a quella di un elefante. Proseguendo lungo il versante sud-orientale di San Domino si incontra: la Grotta del Sale, la più famosa e visitata Grotta delle Viole e la Grotta delle “Tre Senghe” con il Faro di San Domino.

Proseguendo verso ovest si incontra: la Grotta del Bue Marino, una tra le  più famose delle Isole Tremiti; la Grotta delle Rondinelle, la Cala dei Benedettini, la Cala degli Inglesi, la Cala di Tramontana riparata dalla Punta del Vuccolo, la Grotta di Cala Tonda in completa oscurità e le Grotte del Coccodrillo completamente illuminate.

Seguendo il sentiero da Punta Diamante e sino a Cala degli Schiavoni (l’attuale zona di attracco di San Domino), la costa torna ad essere alta a falesia. Alcuni giganteschi massi sono rimasti isolati dalla costa e costituiscono meravigliosi faraglioni denominati per la loro forma Pagliai, uno di questi, forato, forma un arco navigabile.

Alle spalle del porto, è presente l’unica spiaggia sabbiosa dell’isola. La più grande e la più frequentata sia perchè è completamente attrezzata e circondata da numerosi ristoranti e bar, sia per la vista spettacolare della fortezza di San Nicola e della pineta che circonda la spiaggia, oltre dell’acqua limpidissima.

Nei pressi della Punto dello Spido si apre l’omonima cala, immersa nella foresta. La limpidissima acqua di color verde smeraldo e azzurra, circondata da alberi vi regalerà un bagno unico.

La cala così chiamata in onore della duchessa Matano e fonte d’ispirazione del cd di Lucio Dalla “Luna Matano”, è tra le più belle dell’isola. Circondata da pini, ed attrezzata, è possibile godere di un panorama e di un acqua spettacolare. A destra si può raggiungere la Punta di Matano, dove immergendosi nell’acqua limpidissima è possibile vedere numerose specie marine.

Lo scoglio è famoso perchè la sua forma ricorda un enorme pachiderma accovacciato, con la proboscide verso l’acqua intendo ad abbeverarsi. Lo scoglio è uno dei punti preferiti dei sub perchè attraverso una facile immersioni è possibile vedere numerose specie marine.

La cala e lo scoglio si caratterizzano per l’intensa illuminazione e l’acqua cristallina che permettono di vedere la vegetazione e le specie marine che sono presenti sui fondali. Qui è presente la Grotta del Sale dove è possibile fare una facile immersione alla scoperta delle specie che abitano la grotta.

Qui il fondale cambia, si caratterizza per la presenza di numerosi massi accatastati e da una fauna marina che ama la penombra, molto variegata e colorata. In questa cala è possibile fare snorkeling.

Uno dei simboli dell’ambiente marino dell’isola. La grotta in pochi metri permette ai visitatori di vedere numerose specie che variano a seconda del tratto a causa del diminuire della luce, fino ad arrivare alla zona più ampia dove ritorna lo stato naturale di luce. Lungo il percorso è possibile vedere le specie coloratissime che vivono nelle zone luminose in contrapposizione alle specie che vivono al buio. La grotta regala dei giochi di luce spettacolari e delle emozioni uniche, grazie ad un ampio pozzo carsico la cui volta è interamente crollata lasciando allo scoperto il tratto terminale della grotta e favorendo la presenza di splendidi riflessi bluastri nella parte semioscura della grotta.

La cala, composta da scogli, è  raggiungibile facilmente a piedi attraversando il sentiero. Chiamata così in ricordo del guardiano del faro che ormeggiava qui la sua barca.

Oltrepassando la Punta di Zio Cesare, ci si trova alla Cala delle Murene e subito dopo sono presenti due importanti relitti: il relitto dei “Blocchi di Marmo” e il relitto delle “Tre Senghe”. Proseguendo si giunge alla Punta del Diavolo, chiamata così perchè la leggenda racconta di un pescatore che dopo una bestemmia ricevette la risposta dal Diavolo.

Questa zona è caratterizzata da numerose correnti che la rendono una zona difficile per le immersioni ma ricca di pesci sia pelagico sia stanziale. Il fondale si caratterizza per grossi massi e arriva a una profondità di 30-40 mt.

La Cala si caratterizza per numerosi massi presenti sul fondale e per l’omonima Grotta, la più grande dell’isola, dedicata alla Foca Monaca. Il basso fondale della grotta  regala giochi di luce spettacolari, infatti la luce riflettere sulle pareti e le colora di azzurro offrendo ai visitatori un’atmosfera unica.

Tra Punta Secca e Cala del Bue Marino, è presente l’Architiello, un arco creato dalla natura. Qui al tramonto, grazie alla luce del sole è possibile vedere giochi di luce fantastici che lo rendono un posto molto romantico.

In questa zona è possibile fare un immersione riservata solo ai sub più esperti a causa della difficoltà. La parete che sprofonda nel mare per più di 40 mt regala emozioni mozzafiato grazie al particolare paesaggio e l’acqua limpidissima abitata da polipi, musdee e qualche colonia di gorgonia.

La Cala è raggiungibile via mare, un pò più difficile è il percorso via terra. Sulla destra guardando il mare è presente una piccola grotta con l’omonimo nome, derivante dalle rondini che in primavera nidificano al suo interno. La grotta è diventata famosa grazie ai giochi di luce che si creano al suo interno durante il tramonto. Inoltre la gotta è in parte illuminata ed in parte oscura e ciò permette ai visitatori di scoprire numerose specie.

La Cala si caratterizza per la presenza di scogli e rocce, circondata dalla foresta. Nella parte sommersa della roccia sono presenti le tane delle aragoste, e al diminuire della luminosità appare ricoperta da spugne, ciò ha reso il sito molto frequentato dai fotosub per la possibilità di fotografare le varie specie da vicino.

Dalla cala, caratterizzata da scogli e rocce, è possibile raggiungere l’omonima  secca, posizionata proprio avanti alla Cala degli Inglesi. La secca profonda circa 30 mt è un punto strategico per osservare il pesce pelagico e tante altre specie come i dentici, i palamite e le ricciole.

Qui è possibile effettuare un’immersione, nonostante la profondità, abbastanza semplice. La parete di roccia scende fino a 30 m ed è possibile vedere le tane di numerosi pesci quali le murene, i gronghi ed altre, inoltre, è presente sul fondale un relitto di una nave che durante il 16° secolo trasportava un carico di cocci.

La cala che prende il nome dalla sua caratteristica forma circolare, è di piccole dimensione ed elemento importante è l’omonima grotta che si apre all’interno. Il piccolo ingresso della grotta, che subito dopo si allarga, impedisce alla luce di entraci infatti le acque sono buie. La sua oscurità la rende una delle grotte da non perdere alle Isole Tremiti, perchè permette di vedere specie presenti solo a grandi profondità e rara per le Tremiti.

La Punta del Coccodrillo, chiamata così per la sua forma simile a un coccodrillo, si caratterizza per una costa frastagliata e un alta scogliera che si prolunga sott’acqua. Qui è anche presente una grotta dall’omonimo nome.

La leggenda narra che qui sia stato nascosto un grande diamante, da questa leggenda che prende il nome la punta. La costa è alta e frastagliata, mentre il mare cambia colore dall’azzurro allo smeraldo regalando emozioni uniche. La punta si caratterizza per la costa brulla e la scogliera bianca.

La cala è una piccola insenatura dove è possibile vedere l’isola di Caprara e del Cretaccio. Al tramonto il sole colora di rosa le rocce e gli scogli che circondano la cala, facendo godere ai visitatori di un’atmosfera unica.

Qui è presente una delle più belle spiaggie di sabbia bianca grossolana delle Tremiti, al cui centro è presente un piccolo arco naturale che la divide in due lembi. Da qui è possibile ammirare i gli omonimi faraglioni, i “Pagliai”, chiamati così perchè la loro forma ricorda i pagliai delle campagne italiane. Questo è uno dei luoghi più visitati e fotografati dell’isola per il suggestivo paesaggio che creano i faraglioni.

Isola di San Nicola

L’isola si caratterizza per la sua storia, la sua fortezza a strapiombo sul mare, ma la costa offre anche la possibilità di visitare splendide grotte e cale, molte raggiungibili solo via mare, grazie ai numerosi servizi di noleggio barche e gommoni, o di giri organizzati. Partendo dallo Scalo Marittimo, spostandosi in direzione nord-est, si giunge all’Acquedotto e allo Scoglio Segato. Proseguendo nella stessa direzione, circumnavigando l’isola, si incontra: il Ferraio e la sua grotta; la Punta Santa Maria, la Punta del Cimitero, la Spiaggia Marinella e la Grotta della Madonna per poi continuare la navigazione fino al Faro.

L’Acquedotto è una zona molto bella dell’isola dove le continue mareggiate di scirocco l’hanno resa molto falesia, con la presenza di massi sui fondali che creano tane perfette per i pesci.

Lo scoglio, su versante sud dell’isola, prende il nome da una franata che lo ha diviso in due parti. Si caratterizza per grandi massi che emergono dal fondo e sono nascondigli perfetti per numerosi pesci tra cui gronghi, murene, astici e musdee. Qui è possibile fare una immersione abbastanza facile.

Lo scoglio del Ferraio si caratterizza per la presenza di grotte, archi e paesaggi scenografici soprattutto di notte. Qui è presente l’omonima grotta, di piccole dimensiona ma stupenda perchè si apre nella costa a picco sul mare. Poco più a largo è presente la Secca del Ferraio dove è possibile effettuare un’immersione alla scoperta delle coloratissime spugne e delle altre specie presenti qui.

Nei pressi della Punta di Santa Maria è possibile effettuare un immersione, nell’omonima Secca, tra gorgonie, aragoste, astici, murene e ricci. Questo angolo della Riserva Marina delle Tremiti è infatti sconosciuto a tutti inclusi i pescatori e per questo che si presenta così ricco di vita e regala emozioni mozzafiato in un ambiente unico per colori e forme di vita.

Qui è presente una zona di approdo con una piccola spiaggia. La punta, il cui  fondale scende rapidamente, si caratterizza per la presenza di massi di grandi dimensioni, e le correnti favoriscono la presenza di colonie di Eunicella cavolinii.

La più frequentata spiaggia dell’isola di San Nicola e l’unica accessibile via terra. La spiaggia Marinella, dalla forma stretta e allungata, si caratterizza per la scogliera bianca che va verso il mare e l’acqua limpidissima.

La Grotta è stata dedicata alla Madonna. La leggenda racconta di un eremita, a cui nella grotta apparve la Madonna, che gli indico il luogo in cui era stato sepolto un tesoro con cui costruire una chiesa a lei dedicata.
L’eremita ignorò l’apparizione e continuò la sua vita di preghiera. Ma la Vergine riapparve una seconda volta per rimproverarlo di non aver fatto quello che le aveva chiesto. L’anacoreta si mise alla ricerca del tesoro e, quando lo trovò, iniziò a costruire la chiesa. Da questa leggenda si comprende l’importanza storica e religiosa della grotta, oltre alla sua straordinaria bellezza che attira numerosi visitatori.

Isola di Caprara

Il versante meridionale dell’isola esposto a scirocco si presenta con una costa piuttosto bassa nella quale si aprono numerose piccole calette rocciose con fondi sabbiosi e poco profondi. Partendo dalla Cala dei Vermi, zona di approdo, spostandosi verso Nord-Est, si giunge a Punta Secca, all’estremità orientale di Caprara, al disotto del quale è presente uno dei più spettacolari fondali delle Tremiti.
Da Punta Secca sino a Punta dello Straccione troviamo: il famoso Arco di Caprara, un ponte naturale di circa 6 m di lunghezza; in prossimità si apre l’ampia Cala del Grottone detta anche della Madonna poichè in essa fu rinvenuta la statua ora venerata durante la festa patronale di Tremiti. Proseguendo, si trovano: Cala del Caffè, Cala dei Turchi, Secca della Vedona e Cala Sorrentino. Proseguendo si arriva alla punta meridionale dell’isola di Caprara, dove si trova la Punta delle Straccione. Lungo questo versante, poco prima degli Scoglietta, è posizionata sul fondale la statua di San Pio.

Il nome della cala deriva dalla presenza di oloturie sul fondale di questa zona. Sullo sfondo l’isola di San Nicola, la zona dei tholos e del Torriore del Cavaliere, uniti allo sfondo della selvaggia Caprara e dell’acqua limpida rendono questa cala unica e regala forti emozioni.

Qui la presenza di correnti porta molte specie marine, da non perdere è la piccola grotta alla base della parete che regala ai visitatori stupendi giochi di luce creati dal passaggio tra le rocce. A 100 mt in direzione NE dalla punta è presente la Secca, dall’omonimo nome, che offre una spettacolare immersione per la presenza di tutte le specie di flora e fauna mediterranea.

Poco distante da Punta Secca è presente un capolavoro della natura, un’arco che protegge una piccola piscina naturale. La leggenda racconta che le promesse d’amore fatte in barca, in questa zona, godano di durata e fortuna eterna, infatti è un luogo molto romantico che attira numerose coppie.

A nord di Caprara, sotto la costa falisia è possibile visitare il Grottone, un cavità unica e coloratissima, caratterizzata da colori come il giallo, l’arancio vivo e da molte specie marine di tutti i colori.

Proseguendo verso il lato … si incontra l’Arco di Cala Caffè un insieme di massi che creano una serie di passaggi molto suggestivi, uno in particolare forma un arco che si può attraversare. Subito dopo si trova la Franata e la Cala dall’omonimo nome. Nella Cala si apre una grotta dalle pareti coloratissime  che ospita numerose specie.

In questa zona dell’isola è presente la Cala e la Punta dei Turchi, il cui nome deriva dalla presenza del Relitto di Galea Turca. Qui è possibile effettuare due immersione una nei pressi della Franata e l’altra nei pressi della Punta. La prima offre un fondale ricco di massi che sono un rifugio perfetto per numerose specie. La seconda, a Punta dei Turchi, regala la possibilità di vedere un monumento a forma di Aegonauto in ricordo di una guida subacque scomparsa alle Isole Tremiti.

Di fronte alla Grotta è presente la Secca che le da il nome. Qui è possibile fare una tra le più belle immersioni delle Tremiti. A circa 20 mt di profondità si apre una grotta illuminata da una fenditura che apre un percorso verso l’alto. Qui è possibile incontrare musdee, murene, spugne, celentari e tante altre specie.

Al centro della Cala Sorrentino è possibile visitare la spiaggia Punta di Fucile, delimitata da rocce e scogli e bagnata da un mare azzurro e trasparente. Qui è presente anche una piccola grotta, dell’omonimo nome, che regala un mare blu con riflessi smeraldo per la vegetazione.

Questa punta è un ottima zona per osservare i passaggi di numerosi pesci grazie alle correnti. Poco distante della punta è possibile fare un’immersione molto facile per vedere la statua di Padre Pio, un’opera in bronzo, visibile anche dalla superficie, che regala un insolita immersione con tante specie marine che nuotano intorno alla statua.

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