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Turismo ed emergenza coronavirus: ecco le richieste a sostegno delle aziende del settore

Nell’emergenza coronavirus il settore turistico-alberghiero, culturale e dello spettacolo sta pagando un conto particolarmente salato:

  • perdita di 3,5 miliardi di euro di consumi;
  • a rischio la sopravvivenza di 18 mila imprese;
  • perdita di 90 mila posti di lavoro.

Le ricadute non conoscono confini e interessano allo stesso modo tutti i territori del nostro #Paese. Per questo, oggi, con la Commissione Turismo del Governo nazionale abbiamo messo a punto una proposta al #Governo per l’adozione urgente di adeguate #misure in grado di sostenere l’intera filiera allargata del turismo; misure che abbiamo discusso oggi nel primo tavolo di crisi attivato dalla Regione Puglia insieme ai colleghi Borraccino e Leo e con il capo di Gabinetto Stefanazzi, al quale erano presenti sindacati, associazioni di categoria, operatori e partenariato.E’ il momento di essere determinati e univoci perché c’è la possibilità di intervenire affinché le misure del Governo siano estese a tutto il territorio nazionale e a tutta la filiera del turismo, cultura e spettacolo. Poi con un decreto regionale potremo decidere ulteriori misure aggiuntive a quelle nazionali.Le proposte decise in Commissione turismo riguardano:

  • estensione e attivazione immediata della CIG in deroga per tutte quelle aziende del settore turismo alle quali non si applicano gli ammortizzatori sociali esistenti e semplificazione della procedura di accesso alla CIG-CIGS-FIS per le aziende a cui si applicano tali strumenti, oltre al necessario prolungamento della cd “disoccupazione” per i lavoratori stagionali del comparto turistico non riassunti;
  • estensione e proroga a tutto il territorio nazionale delle misure fiscali e tributarie: differimento e sospensione almeno fino al 30 settembre 2020 dei termini del pagamento dei contributi previdenziali e delle imposte dirette e indirette anche locali, comunque per un periodo congruo e correlato agli sviluppi dell’emergenza, prevedendo al termine della sospensione un periodo di almeno sei mesi per la rateizzazione;
  • sospensione del pagamento delle rate dei mutui bancari e dei relativi interessi;
  • accesso facilitato al Fondo di garanzia delle PMI per sostenere l’accesso al credito delle aziende turistiche prevedendo un incremento delle risorse a disposizione;
  • utilizzazione dei fondi e delle risorse comunitarie per immettere liquidità nel settore turistico, prevedendo lo snellimento delle attuali procedure ai fini di un rapido impiego delle risorse disponibili, anche attraverso una rimodulazione degli interventi già programmati;
  • necessità di individuare in una fase successiva congrue ed ulteriori risorse in conto capitale per un programma di investimenti e ristrutturazione che possa servire da rilancio del settore ma anche da volano dell’economia, al pari della previsione di un Piano di intervento straordinario di promozione

 

Fonte: Loredana Capone

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